24 OTTOBRE 2010
DISCORSO FATTO DALLA PRESIDENTE VALENTINA COLAVINI NELLA PARROCCHIA DI LAUZACCO (UD) IN OCCASIONE DELLA GIORNATA MISSIONARIA

“Bambini Senza Frontiere” è una Associazione di volontariato senza fini di lucro, riconosciuta dalla Regione Friuli Venezia Giulia come Associazione ONLUS dal 2006.
Attualmente l’impegno della Associazione è quello di contribuire a migliorare la qualità della vita ai bambini che vivono in una zona molto povera della Slovacchia, ai confini con l’Ungheria. Infatti i bambini rappresentano il futuro prossimo di quel mondo nel quale oggi tutti noi viviamo.
Per fare questo l'Associazione opera in stretto contatto con una Missione Cattolica locale che mira a sviluppare l’autonomia e la dignità personale di quei bambini, che molto spesso, purtroppo, crescono nella più assoluta miseria materiale e morale.
Il villaggio di Velky Blh, nel quale abbiamo concentrato, ora, le nostre forze, rispecchia nel territorio e nella struttura le condizioni di vita delle nostre terre nella seconda metà del 1800; in quel villaggio mancano anche le più elementari condizioni di vita civile, come la percepiamo noi oggi.
Nel corso di questi pochi anni di volontariato ma intensi nello sforzo profuso, l’Associazione “Bambini Senza Frontiere” è cresciuta moltissimo sia nel numero delle persone impegnate che delle attività svolte; si è organizzata e strutturata sempre meglio, con l’obbiettivo costante di offrire il massimo a quei bambini che spesso non hanno altra speranza nel futuro che quella che giunge dalla lontana Italia.
Per questo motivo l’Associazione è impegnata in tre progetti:
il primo riguarda l’aiuto diretto alle famiglie del villaggio;
il secondo riguarda l’avvio del secondo lotto della casa polifunzionale chiamata “Casa don Bosco”. Con l’ampliamento dell’immobile, in modo da fornire un luogo d’incontro, di aggregazione sociale e di gioco per i piccoli bambini del villaggio oltre che di insegnamento di alcune attività artigianali per i ragazzi più grandi;
il terzo si occupa di “sostegno a distanza”, con l’intento di seguire alcuni ragazzi nel cammino per il loro sviluppo educativo, scolastico e sociale.
Per raggiungere questi obiettivi, l’Associazione Bambini senza Frontiere collabora anche con molti gruppi di volontari friulani che si attivano nella raccolta di fondi e di beni materiali da utilizzare sempre al fine ultimo; “i nostri bambini”!
Vogliamo in particolare ricordare il gruppo di volontari di Percoto, Lauzacco e dintorni con i quali, in questi anni, abbiamo inviato, con cadenza semestrale, TIR colmi dei materiali più disparati, raccolti con l’opera incessante dei volontari e degli amici sostenitori. Il materiale di ogni genere, quale abbigliamento, reti per letto, materassi, sedie e tavoli, elettrodomestici per la cucina, giocattoli, alimenti ecc., è adoperato per ottenere il massimo risultato.
Ciò che può essere utilizzato direttamente da quelle famiglie è inviato alla missione e lì viene gestito dai sacerdoti e dalle suore, secondo le necessità, usando la massima delicatezza ed equità nella distribuzione dei beni per non generare pericolose gelosie.
Come Presidente della Associazione posso dire, con un certo orgoglio, che già oggi molti risultati sono stati conseguiti e desidero aggiungere anche che ci siamo posti molti nuovi grandi obbiettivi. Obbiettivi che spero potranno essere concretizzati anche con il vostro contributo.
Grazie ai contributi in denaro ed ai materiali edili acquistati in Italia e inviati a Velky Blh, e con il generoso aiuto di alcuni volontari che si sono recati a prestare la loro opera sul posto, il primo lotto della “Casa don Bosco” è oggi una realtà. Da un vecchio e fatiscente edificio sono stati ricavati spazi per la sala ricreatorio, per i bagni e le docce, per una grande lavanderia. Tutto con il fine primario di insegnare ai bambini e ai loro genitori le più elementari norme igieniche, di pulizia personale, di vita sociale, di cura e rispetto della persona e delle cose. In sintesi, un’opera di educazione civica.
La “Casa don Bosco” permette, già oggi, a padre Jozafat, di raccogliere i bambini di 25 diversi villaggi e iniziare con loro il lungo cammino che li porterà alla coscienza del loro essere e alla consapevolezza dei loro diritti di persone.
Lo scorso mese di Agosto (2010) abbiamo portato a compimento anche il restauro di una piccola chiesa nei pressi di Uzovska Panica, un luogo di culto a disposizione della comunità locale. Ciò è stato possibile grazie al generoso contributo offerto dalla associazione Alpini di Palmanova, che hanno prestato la loro opera guidati dal presidente Luigi Ronutti. La tinteggiatura finale, che ha dato particolare risalto alla architettura della chiesa, è stata portata a termine da due volontari pittori professionisti ai quali siamo molto riconoscenti.
Come già accennato il nostro cammino continua con l’acquisto (già avvenuto a Settembre 2010) di quest’anno, di due edifici: il primo è attaccato alla “Casa don Bosco” e l’altro è adiacente. Così il nuovo anno che si avvicina ci vedrà impegnati a realizzare il secondo lotto di lavori per ricavare i laboratori per alcune discipline artigianali per insegnare ai ragazzi più grandi e volonterosi le basi necessarie per intraprendere un lavoro autonomo come quello di muratore, di idraulico, di elettricista, di falegname e di fabbro. Se gli spazi ce lo consentiranno, oltre ai laboratori vorremmo realizzare anche una mensa, un dormitorio di emergenza ed uno studio medico per le urgenze.
L’opera dei volontari in loco ci ha consentito di completare di volta in volta i nostri progetti, oltre che permettere ad alcuni ragazzi più anziani di avvicinarsi al lavoro dell’edilizia ed alcuni di loro hanno già iniziato a mettere in pratica quello che hanno imparato in quel periodo di lavoro-scuola.
Vorrei raccontarvi in particolare di uno di loro, senza dimenticare gli altri ragazzi, il quale dopo aver offerto il suo contributo alla realizzazione del primo lotto della “Casa don Bosco”, ora sta costruendo con caparbia volontà la SUA casa, nella quale potrà vivere in modo confortevole e dignitoso, con sua moglie e con i suoi figli.
Questo ragazzo si chiama ERVIN e a lui va tutto il nostro incoraggiamento, il nostro affetto e l’augurio che questo suo prodigarsi si trasformi veramente in una vita migliore con la speranza che il suo esempio sia di sprone agli altri giovani, suoi conpaesani ed amici.
Il nostro lavoro, però, non è solo grandi opere. Per stare vicini ai nostri bambini, per far sentire loro il nostro affetto e la nostra vicinanza ogni anno, con l’aiuto delle vostre catechiste, maestre e genitori, possiamo preparare e portare in Slovacchia i pacchi di Natale: piccole cose per noi, ma importantissime per loro!
Al termine di questa mia descrizione permettetemi di rivolgere, anche a nome dei componenti del Direttivo dell’Associazione “Bambini Senza Frontiere” il più grande ringraziamento a tutti i nostri sostenitori, qui presenti.
Quello che voi fate è per noi è importantissimo, ma lo è soprattutto per i nostri bambini e per i nostri ragazzi.
Hanno solamente noi su cui contare per un loro futuro migliore e non vogliamo deluderli.
Grazie per la vostra attenzione.
Valentina Colavini